Protezione antitaglio: come scegliere i guanti antitaglio per proteggere al meglio le tue mani
Scegliere correttamente i guanti antitaglio è molto importante per la protezione delle mani. Esse sono uno strumento delicato e fragile che va protetto in modo adeguato per evitare di incappare in uno dei 1.400.000 infortuni che si registrano in media ogni anno a causa di una protezione sbagliata. In commercio si trovano moltissime tipologie di guanti, ma è opportuno rifarsi alla norma europea EN 388:2016 per scegliere i corretti guanti di protezione da rischi meccanici. Questa norma esprime il livello di protezione dei guanti attraverso un pittogramma accompagnato dalle lettere da A a F che indicano fino a 6 diverse misure di prestazioni meccaniche:
A – Resistenza all’abrasione
B – Resistenza al taglio da lama
C – Resistenza allo strappo
D – Resistenza alla perforazione
E – Resistenza al taglio EN ISO
F – Protezione contro gli impatti EN
Guanti antitaglio: cosa devi sapere prima di sceglierli
Per scegliere i guanti di protezione antitaglio corretti in base alla tipologia di attività che svolgi, è importante che tu sappia innanzitutto che la resistenza al taglio viene misurata in Newton (N) mediante il test TDM-100 Test a norma ISO 13997. Il valore N indica la forza necessaria per tagliare il materiale del guanto. Più è elevato il valore, maggiore è la protezione antitaglio.
È importante sapere anche che i guanti antitaglio possono essere realizzati in nitrile o in poliuretano (PU). Dal punto di vista chimico, i polimeri di nitrile sono molto resistenti, hanno caratteristiche simili a quelle della gamma e ottime proprietà protettive in caso di contatto con olio, grasso e benzina. Il poliuretano elastico possiede una resistenza alla trazione relativamente elevata e il rivestimento con questo materiale conferisce ai guanti antitaglio elevata sensibilità, notevole resistenza all’abrasione e all’olio.
Indice dei guanti antitaglio in base ai rischi:
Guanti antitaglio per rischi minimi X/A (0-5 N)
I guanti antitaglio per rischi minimi X/A sono indicati per attività comuni con carichi leggeri in ambienti asciutti o leggermente oleosi, per il montaggio finale e il controllo di componenti senza spigoli vivi, operazioni di imballaggio e caricamento (imballi di cartone), controlli di qualità e ispezioni, allestimento delle linee di produzione e lavori di precisione. Di seguito ti proponiamo i migliori modelli di guanti di protezione dei brand Garant e Holex.
Guanti per rischi di livello intermedio B (5-10 N)
I guanti antitaglio per rischi di livello intermedio B sono indicati per la produzione e manipolazione di parti metalliche e vetro piano, per lavori nel campo della metallurgia e del montaggio, lavori di stampaggio a iniezione, per il comando di macchinari pesanti, per la concentrazione, miscelazione e pallettizzazione e la manipolazione di fibre di carbonio.
Guanti per rischi elevati C (10-15 N)
I guanti di protezione antitaglio per rischi elevati C sono consigliati nelle attività di montaggio e manipolazione di materiali con spigoli vivi, abrasivi e ruvidi, lastre di metallo, pannelli e vetro, nei lavori presso impianti di stampaggio e per attività di fucinatura e fonditura.
Guanti per rischi elevati D (15-22 N)
I seguenti guanti per rischi elevati D (15-22 N) sono adatti in caso di manipolazione di lamiere di metallo pesanti, tubi, pannelli e vetri, nella produzione di conserve e nell’industria dell’imbottigliamento, nei lavori di saldatura, stampaggio e punzonatura, in caso di inserimento di armature in acciaio.
Guanti per rischi estremi E (22-30 N)
I guanti di protezione da rischi estremi E (22-30 N) sono indicati per lavori presso impianti di stampaggio, per la lavorazione della gomma, vulcanizzazione e calandratura, per l’estrazione di prodotti da autoclavi e il riciclaggio di residui metallici.
Guanti per rischi estremi F (>30 N, >40 N, >50 N)
I guanti antitaglio per la protezione delle mani da rischi estremi di categoria F (>30 N, >40 N, >50 N) sono indicati per la manipolazione di inserti metallici e pannelli pesanti e con spigoli vivi, per il taglio di vetro, lamiere e pannelli, per la lavorazione di alimenti in macelli e laboratori di sezionamento, nell’industria del vetro e dell’imbottigliamento, per la produzione di conserve e lavori con cellulosa e carta.